Tesla, una fabbrica in Italia per camion e furgoni (elettrici): il piano del governo

Tesla, una fabbrica in Italia per camion e furgoni (elettrici): il piano del governo

27/03/2024

Interlocuzioni continue. Non si apprende ancora se siano proficue o meno, però la novità è che al tavolo col governo ci sarebbe sempre più Tesla, il produttore elettrico americano fondato da Elon Musk. Complici i buoni uffici con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che lo ha invitato come ospite d'onore anche alla Convention annuale di Fratelli d'Italia di dicembre scorso ad Atreju. Il visionario imprenditore, conosciuto per i suoi eccessi e il suo carattere ingombrante (ha appena confessato di fare uso di ketamina per essere creativo e placare la sete di innovazione dei suoi investitori), è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla premier l'estate scorsa.

Musk corteggiato dalla Meloni

Probabilmente lì ha cementato il legame con la Meloni tanto da ipotizzare l'Italia come Paese-piattaforma per un importante investimento estero. Musk, ricordano le cronache, è salito sul palco di Atreju con uno dei suoi 11 figli in braccio. «La demografia è importante. L'immigrazione» non può risolvere il calo della «demografia» dei Paesi industrializzati, disse accogliendo applausi fragorosi. L'interlocuzione, segnala il quotidiano il Sole 24 Ore, sarebbe per «una possibile produzione di camion e furgoni elettrici, linea in parte ancora in progettazione, e non dunque di automobili». L'interlocuzione andrebbe avanti dalla scorsa estate, parallelamente a quelle avviate con tre produttori cinesi, per eventuali investimenti produttivi nel settore dell'elettrico: Byd, Great Wall Motors e Chery Automobile.

Interpretazioni discordanti

Le interpretazioni in questa fase non sono univoche. Anche perché il governo sta negoziando con Stellantis l'innalzamento della produzione in Italia a 1 milione di vetture (tra auto e veicoli commerciali). Peccato che i rapporti siano su un piano inclinato viste le reciproche accuse di incentivi pochi ed insufficienti per la transizione all'elettrico, lamentela del produttore, e invece generosi sotto forma di sussidi e con la testa pensante ormai a Parigi, tesi del governo che si doglie per l'irrilevanza dell'Italia nelle strategie globali di Stellantis. Certo sul tavolo rimane lo spauracchio di una produzione cinese in Italia, che come detto dall'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares in un'intervista al Sole 24 Ore, potrebbe tramutarsi in un mero assemblaggio con fornitori made in China. Questo argomento potrebbe configurarsi come ulteriore elemento al tavolo della trattativa con Stellantis anche in ottica di geopolitica industriale con la stessa Tesla, impegnato con i concorrenti cinesi in un avvincente testa a testa sul primato dei veicoli elettrici.

https://www.corriere.it/economia/innovazione/24_marzo_26/tesla-una-fabbrica-in-italia-per-camion-e-furgoni-elettrici-il-piano-del-governo-0c5fde28-642f-4499-acfe-c978b7384xlk.shtml