oggi secondo round di negoziati tra Russia e Ucraina
oggi secondo round di negoziati tra Russia e Ucraina
Lavrov: sicuro che si troverà la soluzione. Le forze russe hanno preso la città di Kherson, l'esercito ucraino fa sapere che la città di Mariupol resta sotto il suo controllo
Forti esplosioni sono state udite a Kiev e in altre città dell'Ucraina nella notte dell'ottavo giorno di guerra. Secondo la Bbc, almeno quattro esplosioni si sono registrate intorno alle 3.00 ora locale nella capitale, ma non è chiaro quali fossero gli obiettivi né se ci siano persone colpite. Così a Kiev nella notte sono tornate a suonare le sirene antiaeree con gli abitanti invitati a mettersi al riparo, come ha riportato l'agenzia Unian. I media locali hanno anche riferito di combattimenti alla periferia di Kiev. "Il nemico sta cercando di sfondare", ha scritto nelle scorse ore su Telegram il sindaco Vitali Klitschko.
Ma questo è anche il giorno in cui è previsto il secondo round di negoziati tra Russia e Ucraina. Secondo quanto riferisce Yury Voskresensky, analista bielorusso vicino agli organizzatori dell'incontro, Kiev avrebbe chiesto di spostare la sede dei colloqui, respingendo Belaya Vezha e chiedendo "di spostarli nei Paesi vicini. La delegazione russa è pronta a tenerli solo in Bielorussia per evitare provocazioni". Secondo Voskresensky, la delegazione ucraina non si è presentata nella regione di Brest, in Bielorussia, per i negoziati che erano stati annunciati per ieri sera e poi spostati a oggi. Sul tavolo c'è "il cessate il fuoco", assicura Mosca. Kiev avverte che non accetterà ultimatum dal Cremlino.
"Sono sicuro che si troverà la soluzione alla crisi intorno all'Ucraina, le condizioni della Russia sono minime". Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergey Lavrov in un colloquio con la stampa straniera a Mosca. Tuttavia secondo Lavrov "Mosca non può consentire minacce di attacco diretto alla Russia provenienti dall'Ucraina".
Sul terreno
Funzionari ucraini hanno confermato la presenza dell'esercito russo a Kherson, al momento la città più grande catturata dalle forze russe dall'inizio dell'invasione. Il sindaco Igor Kolykhaiev ha annunciato di aver discusso con "ospiti armati" in un edificio dell'amministrazione, senza nominare le truppe russe. "Non avevamo armi e non eravamo aggressivi. Abbiamo dimostrato che stiamo lavorando per mettere in sicurezza la città e cercando di affrontare le conseguenze dell'invasione", ha detto in un post su Facebook. Il capo dell'amministrazione regionale, Gennadi Lakhuta, ha invitato i residenti, attraverso Telegram, a restare in casa, indicando che "gli occupanti sono in tutte le parti della città e sono molto pericolosi".
Le forze armate ucraine fanno sapere che la città di Mariupol resta sotto il loro controllo, dopo che i russi che "senza successo" hanno tentato di conquistarla. Lo scrive la Bbc. La città - considerata un punto chiave dagli invasori, visto che consentirebbe il collegamento tra le truppe russe che avanzano da sud e da est - ha subito pesanti bombardamenti. Secondo il comunicato delle forze ucraine, l'offensiva russa continua nella zona di Kiev, in particolare nei centri di Vyshgorod, a nord della capitale, a Fastiv (sudovest) e Obukhiv (sud).
Intelligence bitannica: russi a 30 km da Kiev, Kharkiv non è caduta
Il ministero della Difesa britannico ritiene che l'avanzata russa su Kiev venga ritardata da un concorso di cause tra le quali la "ferma resistenza ucraina, i guasti meccanici e la congestione" dell'enorme numero di veicoli coinvolti su una strada insufficientemente agibile. In questo modo, la colonna russa "rimane a più di 30 km dal centro della città". Come recita l'ultimo rapporto dell'intelligence di Londra "la colonna ha fatto pochi progressi apprezzabili in oltre tre giorni". Sul resto del territorio, "Nonostante i pesanti bombardamenti russi, le città di Kharkiv, Chernihiv e Mariupol rimangono in mano ucraina. Alcune forze russe sono entrate nella città di Kherson ma la situazione militare rimane poco chiara".
Esercito di Kiev: truppe russe in affanno
Sulla pagina Facebook dello Stato maggiore ucraino, è possibile informarsi sullo stato delle operazioni militari nel paese invaso dalla truppe di Mosca. Stando a quanto viene riferito dalle forze armate di Kiev, le truppe russe "non hanno avuto successo in quasi tutte le direzioni in cui stavano avanzando". I russi inoltre sarebbero in affanno anche a causa della mancanza di approvvigionamenti, equipaggiamento e uomini da sostituire a quelli morti, feriti e prigionieri.
Zelensky: "opporremo resistenza feroce"
"Qui non avrete pace, non avrete da mangiare, non avrete un momento di calma". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un nuovo messaggio diffuso alle prime ore di oggi. Ci sarà solo, ha incalzato, una "resistenza tanto feroce che ricorderanno per sempre che non rinunceremo a ciò che è nostro". Dall'inizio dell'invasione, ha rivendicato, l'Ucraina ha sventato i piani che il "nemico" preparava da anni.
Stando al presidente ucraino, sono morti circa 9.000 russi. Ieri la Difesa ucraina parlava di 5.840 russi morti. Sempre ieri il ministero della Difesa russo ha fornito per la prima volta un bilancio ufficiale delle perdite dall'inizio dell'invasione, confermando un bollettino di 498 soldati russi caduti. Secondo Zelensky è basso il morale delle truppe russe e ogni giorno soldati russi vengono fatti prigionieri. "E dicono solo una cosa - ha affermato - Non sanno perché sono qui".
Secondo il governo ucraino finora ci sarebbero almeno 2.000 vittime civili. Almeno 277 quelle accertate dall'Onu, che parla di un milione di profughi.